Sunday, May 06, 2012

La controversa scelta di Canonical di spingere su Unity e ... i tablet del 2014

C'è stata molta discussione sulla scelta di Canonical su Unity come unica e sola scelta di default. Questa scelta è stata fatta in base alla visione in cui nel 2014 avremo una versione di Ubuntu funzionante su tablet. Personalmente condivido tale visione.
In attesa del completamento di tale percorso, a Unity aggiungo anche altre opzioni.
Credo sia corretta la visione della espansione di Android collegata alla rapida crescita della potenza e della caratteristiche dei tablet basati su Android. E' uscito ieri il Samsung Galaxy 3 La mia visione è che nel nel 2014, al posto usare di usare un desktop andremo in giro con un tablet con un quad core e 64 GB di RAM. Il tablet sarà collegato tramite un hub a un monitor esterno, un mouse usb e una tastiera. Lo useremo come sostituzione del desktop, con la maggior parte dei dati salvati sul cloud. Si tratterà di un dispositivo che quando avremo finito di lavorare potremmo mettere in tasca e portarci a casa. Nel 2014 anche in europa sarà a disposizione una copertura LTE per cui i tablet avranno la possibilità di una connessione a banda larghissima ( per gli standard attuali) in mobilità. Onestamente si tratta di una visione estremamente concreta nel senso che basta vedere i video di raspberry.py in cui si vedono soluzioni di questo tipo. Io, come altre 250.000 persone, stiamo pazientemente aspettando di poter ordinare e ricevere un esemplare. Si tratta di un "giocattolo", nel senso che la sua attuale versione ha una potenza di calcolo estremamente limitata, ma è un lampante indicatore di come lavoreremo nel 2014. Dopo anni di sforzi il progetto raspberry.py sta per concretizzarsi in forma massiva. La cosa più interessante sarà data proprio dagli studenti che avranno a disposizione un strumento per imparare a programmare e a sviluppare applicazioni. Grazie al trend impostato dalla risoluzione del new iPad le risoluzioni dei tablet saranno comparabili se non superiori a quelli normalmente utilizzate oggi sui monitor. Onestamente non credo che al sotto dei 200 euro sia possibile avere a disposizione una buona esperienza utente. Nella fascia 200 - 300 nel 2014 saranno disponibili diversi modelli di tablet basati su Android e Ubuntu che permetteranno un uso normale e quotidiano. L'interfaccia touch screen sarà utilizzata in tutti gli aspetti della vita quotidiana mentre per lavoro il tablet sarà utilizzato come una unità di calcolo trasportabile

4 comments:

Loviuz said...

Che il futuro siano i tablet e i servizi cloud molto probabilmente è vero...
Forse per certi lavori non sarà possibile usare il tablet, ad esempio fotoritocco, cad, programmazione, non tanto per la potenza, ma per la rapidità di sviluppo usando un monitor touchscreen (con tastiera e mouse vado come una scheggia). Per il resto credo si possa fare un po' di tutto.

Per quanto riguarda il cloud: è una comodità pazzesca il cloud, l'unico mio dubbio è come faranno a tenere tutta questa mole di dati nel tempo e che fine farà la privacy. Io mi "abbandonerò" tra le braccia del cloud il giorno in cui i dati partiranno cifrati dal client e solo chi ha la chiave (cioè io) potrà vederli.

Loviuz said...
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Paolo Foletto said...

concordo sul fatto che per molto tempo useremo tastiera, mouse e grandi monitor per lavorare, i tablet del 2014 permetteranno di usarli come strumento di calcolo per il lavoro e di portarcelo dietro per il resto.
In effetti il cloud è un vincolo necessario nel senso che se ho tutto nel mio tablet perderlo potrebbe essere piuttosto fastidioso :)

Nicola said...

Secondo me, con questa mossa Canonical ha deciso di buttarsi su un altro target d'utenza, tutti quelli che hanno avuto modo di provare Ubuntu fino a un paio d'anni si sono spostati sulle derivate (Kubuntu, Xubuntu, Lubuntu) o su Mint, che senza dubbio lasciano molta più libertà all'utente.
Del Cloud non ho mai sentito la necessità, ma come sappiamo non faccio parte dell'utenza media...
... come Loviuz anch'io sono scettico sulla sicurezza per la privacy dei dati nella "grande nuvola", a meno che i dati non finiscano «a loro» già cifrati e come tali memorizzati, io non mi fido di lasciarli su di un supporto su cui non posso fisicamente metterci la mani, su cui non ho il completo controllo...
... la comodità è importante ma non è per me prioritaria rispetto a necessità, privacy e alla proprietà dei miei stessi dati (già mi rompe avere l'e-mail).

Unity personalmente la trovo detestabile, per me è tutto tranne che "intuitiva" (alla faccia che Ubuntu fino a ieri è stata sbandierata come la distribuzione più semplice da usare per l'utente medio), di default non ti permette di fare praticamente niente e tutti gli strumenti che uso più frequentemente sono reperibili solo mediante ricerca, non è più l'ambiente di lavoro che si piega alle mie necessità ma dovrei essere io a piegarmi... ma scherziamo?
Piuttosto mi modifico il sistema a mano, ma siccome non ha molto senso farlo se non per piccole ottimizzazioni (altrimenti installerei Gentoo, Arch o Linux From Scratch), sono passato ad altri lidi.

Ora, se tutti i futuri utenti di Ubuntu sono davvero desiderosi di utilizzare questo sistema, a loro lascio libera scelta, io nel mio futuro penso che oltre a qualche "test in una macchina virtuale" per vedere se "qualcosa è cambiato“, penso che sui miei Pc resteranno solo le vecchie versioni (10.04 e precedenti) e le derivate.